Regolamento Piccoli Prestiti INPDAP e Prestiti Pluriennali

Qualora si decidesse di richiedere un prestito e si fosse dipendenti pubblici o pensionati del settore, ci si può rivolgere all’INPDAP, oggi confluito nell’INPS, per ottenere alcune agevolazioni.

Puoi scaricare il regolamento aggiornato cliccando il pulsante qui sotto o scorrere verso il basso per leggere la spiegazione del regolamento.

SEZIONI

Regole per accedere ai Prestiti ex INPDAP

Il testo del Regolamento è suddiviso in due sezioni: la prima tratta dei piccoli prestiti, la seconda si occupa dei prestiti pluriennali. 

 

Il testo informa inoltre che, per presentare la propria domanda e ricevere risposta affermativa al rilascio del denaro, il soggetto deve avvalersi dei moduli ufficiali scaricabili dal sito INPS (www.inps.it). Dopo averli compilati, questi dovranno essere trasmessi da remoto alla sede INPS di riferimento nel territorio del richiedente. Tale azione sarà svolta dall’Amministrazione cui il dipendente pubblico fa parte, oppure dallo stesso richiedente se già in pensione.

 

Nel momento in cui i moduli vengono ricevuti dall’Ufficio INPS Provinciale o Territoriale, la domanda verrà esaminata. La priorità spetta a chi ha inviato prima nel tempo la richiesta ed abbia, inoltre, allegato tutti i documenti di riferimento. 

Il denaro verrà concesso fino all’esaurimento dei fondi stanziati per quell’anno.

Il rischio che il prestito venga rigettato è possibile. Qualora quest’ultima situazione dovesse capitare, il cliente verrà tempestivamente informato dell’esito negativo della sua pratica, fornendo le motivazioni di tale rifiuto.

Mutui INPDAP Regolamento

Piccoli Prestiti INPDAP: Articolo 1

Il primo articolo del Regolamento parla dei ‘Criteri di erogazione’ dei piccoli prestiti. 

Si parla qui di piccole somme di denaro, che verranno rimborsate in periodi di tempo brevi, dall’uno ai quattro anni massimo. 

Il tasso d’interesse nominale annuo (TAN) applicato a tale servizio è del 4,25%. 

Si aggiungono le spese di amministrazione, con una trattenuta dello 0,50% del costo totale e, infine, anche una percentuale per il fondo rischi, ma questa varia in base al soggetto richiedente. Le ultime due trattenute vengono scalate nel momento stesso del rilascio della liquidità.

Vedi anche le Tabelle dei Piccoli Prestiti INPDAP.

Prestiti Pluriennali INPDAP (Mutui): Articoli 2-6

Dall’articolo 2 fino all’articolo 6, il Regolamento verte sulle modalità di rilascio dei prestiti pluriennali. In questi articoli, inoltre, vengono presentate anche le informazioni specifiche come le caratteristiche dei destinatari del servizio, i controlli applicati sul prestito ed altro. 

 

Chi può richiedere il prestito pluriennale è colui che risulta iscritto alla ‘Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali’; esso deve essere in servizio da almeno quattro anni e deve aver versato minimo quattro anni di contributi. In aggiunta, il contratto di lavoro dovrà essere a tempo indeterminato; coloro che usufruiscono di un contratto diverso potranno comunque richiedere un prestito ma attraverso differenti modalità, come la cessione del quinto. 

Prestiti ex INPDAP Regolamento

I prestiti potranno durare cinque o dieci anni, ed essere liquidati in 60 o in 120 rate mensili. L’importo delle rate non supererà mai il quinto del reddito mensile percepito, per non gravare troppo sul bilancio economico del soggetto. Se si parla di un pensionato, la rata non supererà mai il netto delle trattenute erariali e contributive. 

I tassi applicati sono:

  • Tasso di interesse nominale annuo del 3,50%
  • Spese d’amministrazione pari al 0,50% 
  • Percentuale variabile per il fondo rischi (varia in base al richiedente)

Un ulteriore richiesta qualora si decidesse di sottoscrivere tale tipo di domanda è la presentazione di un’autocertificazione. In questo documento il cliente dimostrerà di avere tutti i requisiti per accedere al servizio. Oltre a ciò, dovrà essere indicata la finalità cui sono destinati i soldi concessi. L’autocertificazione verrà valutata dall’Ufficio INPS competente. 

Al momento del rilascio del prestito, il contribuente avrà l’obbligo di presentare la fattura dopo ogni rata, entro 30 giorni dalla data del pagamento della stessa.

Leggi l’articolo sui Mutui INPDAP per la ristrutturazione della prima casa.

Criteri per l’erogazione dei prestiti pluriennali: Articoli 7-29

Infine, in questi ultimi articoli del Regolamento vengono fornite le informazioni riguardanti gli usi a cui il denaro potrà essere destinato.


Negli articoli dal 7 al 21, sono presentate le specifiche per l’erogazione del prestito della durata di cinque anni. Esso può essere speso per far fronte a calamità naturali, ad un furto, a lavori di manutenzione ordinaria della casa ed altre simili faccende. 


Dall’articolo 22 fino al 29, invece, si tratta dei prestiti decennali i quali sono destinati a spese più cospicue: mutuo, riscatto di una casa popolare, manutenzione straordinaria della residenza ed altro simile.

Conclusioni e Consigli

I prestiti rilasciati dall’INPS (ex INPDAP) ai dipendenti pubblici presentano sicuramente dei tassi vantaggiosi. 

È bene informarsi riguardo alle possibili limitazioni d’uso o di rilascio di questi ma rimangono comunque un’ottima opportunità per chi lavora presso un Ente pubblico.

Esistono infatti una serie di istituti di credito e finanziarie, convenzionati con INPS, in grado di erogare prestiti con tempi, tassi e modalità talvolta più vantaggiosi dell’INPS stesso. 

Se vuoi provare a richiedere un prestito convenzionato INPDAP, clicca il pulsante qui sotto:

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